Mal di schiena (lombalgia):

Cos’è il mal di schiena

viene definita come “il dolore percepito tra il margine inferiore dell’arcata costale e le pieghe glutee inferiori, con o senza dolore alla gamba” (1). Burton AK. European guidelines for prevention in low back pain. COST B13 Working Group. 2004: 1-53.

Cause del mal di schiena

Spesso le cause sono multifattoriali: posture scorrette, stress lavorativo, rigidità muscolari, inadeguato livello di attività fisica, alterazioni strutturali possono portare a sviluppare dolore e contratture muscolari

Mal di schiena, lombalgia

Come trattarlo:

  • Terapia manuale
  • Terapie strumentale.
  • Esercizi di ginnastica posturale per riequilibrare la postura e consentire un buon mantenimento dei risultati raggiunti.
  • Esercizio terapeutico
  • sciatalgia (ernia del disco)
  • Cos’è
  • È una condizione caratterizzata dolore intenso all’arto inferiore o al gluteo e alla parte bassa della schiena. Spesso il dolore è associato a sintomi riconducibili a coinvolgimenti del sistema nervoso periferico (scosse elettriche, bruciore, formicolio, sensazione di torpore o intorpidimento, alterazione della sensibilità); sensazione di “elastico che tira” o sensazione di tensione profonda dal gluteo alla coscia, al polpaccio e/o al piede. Il dolore si presenta anche di notte (spesso peggiore della giornata) che impedisce di riposare con scarsa risposta ai “semplici” FANS.

Cause della sciatalgia

Le cause più frequenti sono riconducibili a erniazioni discali. In una minoranza dei casi, invece, sembra che le sofferenze radicolari possano essere riconducibili a stenosi laterale o foraminaleosteofitosi o altri processi degenerativi a carico del disco intervertebrale, delle faccette articolari o di altre strutture del rachide lombare.

Trattamento

Il trattamento si differenzia da quello del Low Back Pain di origine muscoloscheletrica in virtù della sua “specificità”.

  • Terapia manuale:
    • Tecniche di apertura dell’interfaccia per la riduzione della reattività;
    • Tecniche neurodinamiche per la riduzione della reattività (eseguite solo ed esclusivamente qualora l’intensità dei sintomi lo permetta);
    • Tecniche di correzione dello shift;
    • Tecniche muscolari per la modulazione del dolore;
  • Educazione alla gestione del carico e del dolore;
  • Terapia strumentale
  • Esercizio terapeutico