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Cos’è la Scoliosi
La scoliosi è una deformità del rachide nei tre piani dello spazio [1]. Fisiologicamente l’unico piano che presenta curve è il piano sagittale (lordosi cervicale, cifosi dorsale, lordosi lombare, cifosi sacrale), questa architettura strutturale è necessaria per aumentare la resistenza del rachide alle sollecitazioni di compressione assiale [2]; nella scoliosi, invece, sono presenti una o più curve anche nel piano frontale, è presente la rotazione delle vertebre (piano trasversale) e solitamente si ha la diminuzione delle fisiologiche cifosi o lordosi nel piano sagittale; quindi la scoliosi è una deformità tridimensionale del rachide.
Il 70-80% dei casi è rappresentato da scoliosi idiopatica [3] (non si conosce la causa), nel restante 20-30%, la scoliosi è secondaria a un altro processo patologico, come disordini neurologici (sindrome di Charcot-Marie-Tooth, paralisi cerebrale infantile, atrofia muscolare spinale, siringomielia), patologie del tessuto muscolare (distrofia muscolare), sindromi del tessuto connettivo (sindrome di Ehlers-Danlos), deformità o malformazioni vertebrali (spina bifida) e cause iatrogene (ad esempio in seguito a toracotomia o laminectomia) [4]
Classificazione
La classificazione delle scoliosi può essere fatta prendendo come rifermento diversi parametri. Per prima cosa, come già visto nell’introduzione, la si può classificare in base alla conoscenza o meno dell’eziologia e, quindi, constatare se la scoliosi sia idiopatica o secondaria. Un’altra classificazione riguarda il periodo di prima osservazione:
- dai 0 ai 3 anni scoliosi infantile;
- dai 4 ai 9 anni scoliosi giovanile;
- dai 10 ai 17 anni scoliosi adolescenziale;
- dai 18 anni in poi scoliosi dell’adulto.
A questa suddivisione periodale va aggiunto il gruppo delle scoliosi congenite (presenti alla nascita) che sembrerebbero essere associate a delle anomalie del feto acquisite nella vita intrauterina durante la formazione della colonna vertebrale [13]. Altri due parametri per la classificazione sono il numero e la localizzazione della curva. Per quanto riguarda il numero si possono avere scoliosi singole o doppie; mentre per la localizzazione, prendendo in considerazione la classificazione di Ponseti, le scoliosi possono essere:
- toracica;
- toraco-lombare;
- lombare;
- a forma di S [14].
Elementi anamnestici
- Asimmetria dei fianchi, spalle e tronco;
- Familiarità;
- Generalmente i pazienti con scoliosi idiopatica adolescenziale non riferiscono dolore o altri sintomi.
Esame obiettivo e valutazione
L’esame obiettivo rappresenta una parte fondamentale nella gestione delle scoliosi, anzitutto, consente di fare screening e “suggerisce” se c’è o non c’è il sospetto di una scoliosi; successivamente, permette, attraverso valutazioni periodiche, di confrontare i parametri con le misurazioni precedenti e, quindi, di prendere visione se tali parametri stanno migliorando o meno.
Come si svolge un esame obiettivo?
Una volta raccolti i dati personali e anamnestici, si chiede al paziente di spogliarsi e di restare in intimo. Per prima cosa si esegue un’osservazione globale, vengono valutati i parametri estetici di asimmetria. Questi parametri possono essere valutati utilizzando la scala TRACE (Trunk Aesthetic Clinical Evaluation), che si basa su 4 elementi:
- asimmetria spalle (0-3),
- asimmetria scapole (0-2),
- asimmetria emitorace (0-2)
- asimmetria fianchi (0-4).
Trattamento
Prima di parlare specificamente dei metodi di trattamento bisogna chiedersi “perché si tratta la scoliosi? Quali sono gli obiettivi di trattamento?” Fondamentalmente la scoliosi si tratta per i motivi già citati nell’introduzione, ovvero, che in curve superiori i 30° Cobb vi è un rischio maggiore di problemi di salute nella vita adulta, con diminuzione della qualità della vita, impatto estetico, dolore e progressive limitazioni a livello del rachide e per scoliosi particolarmente gravi possono giungere disturbi cardio-respiratori.
Gli obiettivi del trattamento conservativo fissati da SOSORT (International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment) sono:
- fermare la progressione della curva durante la crescita (o possibilmente anche ridurla);
- prevenire o curare la disfunzione respiratoria;
- prevenire o curare le sindromi dolorose spinali;
- migliorare l’estetica attraverso la correzione posturale [3].
Il trattamento della scoliosi idiopatica è stato ed è tutt’ora un argomento molto complesso